La denuncia delle Oms sulle morti nelle case di cura
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, la denuncia dell’Oms: “In Europa la quasi metà delle persone morte era nelle case di cura”

Trivulzio

L’Oms sulle morti nelle case di cura: “Quasi la metà dei decessi in Europa era in queste strutture”.

LONDRA (INGHILTERRA) – L’Oms in conferenza stampa ha lanciato un allarme per quanto riguarda le morti nelle case di cura. Il direttore dell’Organizzazione in Europa ha precisato come “nel Vecchio Continente quasi la metà dei decessi è avvenuta in queste strutture. Si tratta di un quadro allarmante, è una tragedia inimmaginabile“.

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L’Oms: “Bisogna ripensare il modo in cui si opera nelle case di cura”

Nella consueta conferenza stampa quotidiana il direttore Kluge ha chiesto a ogni singola nazione di “ripensare al modo in cui si opera nelle case di cura sia oggi ma anche nei mesi a venire“.

Il numero uno dell’Oms in Europa ha precisato che molto spesso “le persone compassionevoli e dedicate che lavorano in queste strutture sono sovraccaricate di lavoro, non pagate adeguatamente e senza la protezione per proteggersi da possibili pandemie. Sono loro gli eroi di questa battaglia“.

Trivulzio
Il Pio Albergo Trivulzio (fonte foto: https://twitter.com/usbsindacato)

L’Iss smentisce lo studio francese: “Chi fuma è a rischio”

Nessuna parola da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sullo studio francese che ipotizzava un uso protettivo della nicotina. Un’ipotesi che non convince pienamente l’Iss. Ai microfoni di Repubblica, Roberta Pacifici, direttrice del Centro Nazionale Dipendenze e Doping, smentisce quanto ipotizzato dal Paese transalpino.

Quando parliamo di sigarette – ha ricordato la dottoressa italiana – non si tratta solo di nicotina ma di altre 40mila sostanze cancerogene […]. E’ bene ribadire che chi fuma da lungo tempo si trova in una condizione di maggiore fragilità. E proprio per questo motivo l’ipotesi avanzata dalla Francia e tutto da dimostrare e, soprattutto, non azzera i gravi problemi che può causare“.

Gli approfondimenti, comunque, sono ancora in corso: “Attendiamo di conoscere la storia tabalgica di chi ha contratto il virus. Ad oggi abbiamo pochi dati“.

fonte foto copertina https://twitter.com/usbsindacato

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ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2020 17:43

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